Vi sentite tristi, malinconici, traboccanti di sensi di colpa, poco motivati?
Io sì, e pare pure che oggi sia il Blue Monday, il giorno statisticamente più triste dell’anno. Dovrebbe cadere ogni terzo lunedì di gennaio, ed è il risultato di una complicata equazione emotiva calcolata dodic’anni or sono dal psicologo Cliff Arnall. Secondi alcuni è una bufala, ma tant’è.
Bufala o  no, tutto torna: l’entusiasmo delle feste è ormai un ricordo lontano, il beneficio della vacanza è sepolto sotto le quotidiane incombenze, è arrivato il saldo della carta di credito di dicembre, fa freddo, i buoni propositi sono stati già in parte accantonati, ed è lunedì.

Che fare?
Non lo so, sono come voi oggi, e allora andiamo per tentativi:

1 – Razionalizzare. La mia preoccupazione maggiore oggi è quel fattaccio della carta di credito, che tra i regali di Natale, le borse mezze piene, il capodanno, i treni, i brindisi, si è portata via lo stipendio appena entrato, praticamente. Anche a voi? Basta intristirci per i soldi, quelli vanno e vengono e non ci sembreranno mai abbastanza. E comunque siamo a metà mese, bisogna stringere i denti solo per altre due settimane circa, no?
I buoni propositi: quelli vanno fatti a settembre, non a gennaio. Se si sono già volatizzati, non erano importanti, erano solo formalità. Se sentite di aver mollato la presa su qualcosa di più consistente invece… siete ancora in tempo!

2 – Assecondare. Oggi è una giornata orribile, va tutto storto e il magone è là che non si sposta dalla gola. Molto bene, sarà ancora più godurioso il domani nel quale la vita vi sorriderà. Come ci ha insegnato (tra lacrime e singhiozzi) il cartone Disney, se non esistesse Tristezza, non esisterebbe nemmeno Gioia. Apprezzate questa malinconia odierna, toccatela, entrateci e conoscetevi meglio.

3 – Negare. Ribellatevi al Blue Monday a suon di risate. Non è facile ridere se vi sentite lo strazio nel cuore, ma bisogna persistere nell’impresa.
Guardare qualcuno che cade o genitori che filmano i propri figli mentre sbattono contro i muri, a me fa ridere e mi fa sentire che non sono la più triste al mondo.
C’è lei, per esempio, che non conoscerà mai il significato di fiducia:

O questi:

4 – Sentire positivo. Vi avevamo già fornito qualche tempo fa la canzone più positiva del mondo e altre. SI potrebbe cominciare ad ascoltare quelle a tutto volume, o qualsiasi altra canzone che vi abbia messo in passato di buon umore.
Riconosco che non sia un capolavoro, ma a me mette di buon umore questa, per esempio:

E questa, la versione di The Circle Game di Joni Mitchelle cantata da Buffy Sainte Marie per il film cult The strawberry statment – Fragole e sangue:

5 – Contare le ore. Domani è un altro giorno; quanto manca? Scandite il tempo da ora a quando poserete una pietra sopra a questa giornata, posando la testa sul cuscino, inventandovi tante cose carine che vi facciano prendere bene. Una brioche a metà mattina, una passeggiata con shopping in pausa pranzo (se non avete il problema del punto 1, altrimenti una passeggiata e basta), una pausa caffè in più al pomeriggio, una telefonata-sfogo con l’amico che vi fa più ridere, una cena sontuosa, un bagno caldo, un film che vi piace… e passa la paura.

6 – Darvi malati e passare tutta la giornata a letto, sotto al piumone a guardare le vecchie puntate di Friends.

7 – Ricordatevi che non è la prima volta che vi succede e questo malessere passa.

8 – Se non avete abbracciato il punto 2, che non vi venga in mente di ascoltare Someone like you di Adele, e nemmeno Every time the sun comes up di Sharon Van Ette.

9 – Produrre endorfine. Andate a correre! E se odiate correre, andateci lo stesso, così poi potrete prendervela con il freddo, le vesciche ai piedi, il mal di gambe, l’affanno.

10 – Alcolismo ma con classe. Anche se è lunedì, uscite con amici o parenti, trovate l’enoteca più graziosa, ordinate un ottimo Valpolicella e raccontate a tutti le vostre sfortune e fragilità, che un giorno all’anno lamentarsi è concesso pure qui a Pollyanna.

 

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