Febbraio, da che mondo è mondo è il mese di carnevale, e da che mondo è mondo carnevale è la festa delle maschere.  E con questo pretesto il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha lanciato una nuova campagna che dà il via a una caccia al tesoro all’interno dei musei italiani, una campagna che si appoggia sui principali social network del Mibact capitanata dall’eloquente hashtag: #febbraioalmuseo.
E già qua si parla di notizia, il Ministero che si spolvera la giacca di velluto e si butta in strategie social.
L’obiettivo dell’operazione è quello di portare alla ribalta capolavori artistici disseminati in tutto lo Stivale trovando all’interno di essi il particolare che fa subito carnevale: maschere, feste e travestimenti.
Perché a smascherare siam bravi tutti, ma a scoprire chi indossa la maschera ci vuole esercizio.
“L’Arte in Maschera” è dunque un incentivo a scoprire l’arte in tutte le sue forme e osservare i particolari e postarli su Instagram per far vivere i social del Ministero e alzare l’asticella dei soggetti più popolari di Instagram.
Per facilitare l’operazione, il Ministero ha composto una galleria dalla quale partire: dal Musico in Costume di Salvatore Postiglione in mostra a Palazzo Pistilli a Campobasso al particolare de Il Cavadenti di Pietro Longhi della Pinacoteca di Brera di Milano, dal Carnevale di Firenze in Santa Croce di Giovanni Signorini esposto alla Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti a Le Peintre et le Temps di André Masson esposto alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, da Netsuke, Maschera di Vecchio conservata al Museo d’Arte Orientale di Venezia fino al Minotauro pentito di Giorgio De Chirico, in mostra al Museo Tattile Statale Omero di Ancona.
 Non si vince niente, se non un po’ di cultura in testa e bellezza negli occhi in più.
Il profilo da seguire è il giovane @museitaliani e gli hashtag da usare sono #febbraioalmuseo e #larteinmaschera
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