Finalmente è venerdì, ma oggi, per i molti scaramantici non è un venerdì qualsiasi. È venerdì 17. E già sento scongiuri e battutine arrivare da ogni lato. Mantenete la calma, questo Buondì vi aiuterà.

Io non sono una persona scaramantica. Non posso esserlo dalla nascita visto che sono nata il 17 (ma di domenica). La sfiga però ovviamente la conosco bene, come ognuno di noi. Perché, diciamolo, se la fortuna aiuta gli audaci, la sfortuna è sicuramente più altruista: aiuta un po’ tutti.

No, non voglio rassicurarvi raccontandovi la solita storia del mal comune mezzo gaudio. Voglio portarvi evidenze.

Ebbene sì, udite, udite: la sfiga è una cosa scientifica. Suona strano, eppure in alcuni casi è proprio così: la spiegazione c’è. Per esempio per il famoso semaforo che diventa rosso quando siamo in ritardo. Secondo alcuni scienziati la probabilità di trovare verdi 6 semafori di seguito è molto bassa, e cioè, secondo le teorie della probabilità, 1 su 64. A peggiorare le cose c’è poi anche un fattore psicologico noto come memoria selettiva: quando siamo di fretta e ansiosi tendiamo a vedere tutto in modo negativo, sopravvalutando gli eventi sfavorevoli. Così, se incontriamo tre semafori verdi su sei, evento statisticamente molto probabile, siamo poi capaci di dire che “tutti i semafori erano rossi”. La solita vecchia storia del meglio che deve ancora venire e del peggio che viene invece immancabilmente puntualizzato.

 

Un altro esempio? La nuvoletta di Fantozzi, il fenomeno per cui il giorno in cui abbiamo deciso di fare una gita, diluvia. Pensate di essere perseguitati? Consolatevi, nel 2003 una ricerca inglese aveva dimostrato che l’inquinamento prodotto nei giorni lavorativi è causa, nei week end, di maggiori sbalzi termici di quelli registrati durante la settimana. Non solo, secondo Antonello Pasini, fisico del Cnr, «il traffico urbano e le attività lavorative provocano un accumulo di polveri sottili nel corso della settimana: la cappa di inquinanti scherma la luce del sole e favorisce l’aggregazione dell’umidità che forma le nuvole». Le quali liberano il loro carico di pioggia proprio nei week end. Ed ecco qua spiegato l’arcano.

Certo, poi ci sono quelle situazioni in cui proprio sembra che qualcuno si stia accanendo contro di noi. Bene, sappiate che lo psicologo inglese Richard Wiseman ha iniziato circa 10 anni fa una ricerca per cercare di capire cosa distingue le persone che si reputano fortunate da quelle che invece si considerano sfortunate. E pensate un po’ ha trovato quattro punti che caratterizzano tutte le persone che si reputano fortunate.

  •  Cogliere al volo le occasioni della vita
  •  Seguire l’istinto
  • Essere ottimisti
  • Trasformare la sfortuna in fortuna

Quattro consigli che potranno anche risultare banali, ma se ci penso bene, da quando ho iniziato a scegliere di sottolineare le cose belle che ho intorno e di impegnarmi a migliorare ciò che non mi piace, la mia vita è molto più semplice.

Fregatene della sfiga, abbiate fiducia in voi stessi e sarà un ottimo venerdì 17.

P.s. Nel caso non vi riuscisse a questo giro, non temete, tra un mese, il 17 marzo sarà di nuovo venerdì e allora sarete sicuramente più preparati.

 

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