In un saggio del 1930 intitolato La conquista della felicità, Bertrand Russell scriveva:

Una generazione che non riesce a tollerare la noia è una generazione di uomini piccoli, nei quali ogni impulso vitale appassisce

Oggi, a più di 80 anni di distanza, molti psicologi danno ragione al filosofo inglese. E anche io, che psicologa non sono, ma mi si accappona comunque la pelle quando sento dire: “mi annoio”.

In molti credono che l’inattività sia negativa e che possa innescare il circolo vizioso della pigrizia. In realtà l’ozio stimola la creatività. Riduce stress e tensioni e ci aiuta a coltivare nuove idee. Questo significa che dobbiamo diventare sfaccendati? Assolutamente no, piuttosto rivalutiamo il valore e il senso della noia. La noia ci ossessiona, ci fa paura, e la sentiamo sempre in agguato. Molte (troppe!) volte proviamo a evitarla anche rifugiandoci nel mondo virtuale, ma in questo caso il rimedio può essere peggiore del male, perché alla noia si associa un senso di solitudine. E siamo perfino spaventati dal rischio che i bambini possano annoiarsi: una paura inutile e sbagliata.

Attenzione perché c’è un contrordine: annoiarsi serve. Può fare molto bene sia ai bambini bombardati dagli stimoli sia educativi sia tecnologici, che alle coppie che soffrono il caos che circonda le relazioni tra uomo e donna e a tutti quelli che sentono il peso della malinconia. La noia, in questa nuova versione, non solo non rappresenta un’emozione di segno negativo, uno stato d’animo da evitare a qualsiasi costo, ma è perfino un motore che libera creatività e pensiero. E dunque autonomia.

Insomma, basta essere terrorizzati dalla noia, lasciare andare in pausa ogni tanto il nostro cervello ci fa bene per ripartire ancora più carichi di energia.

E poi, diciamoci la verità: solo chi è noioso si annoia davvero.

La noia non si sconfigge cercando sempre ossessivamente nuovi stimoli oppure cambiando per forza radicalmente vita, ma imparando a dare valore a quello che si fa e a trovare un senso più ampio nella propria quotidianità.

Lasciate riposare il cervello e apritevi alle emozioni e alle possibilità.
 

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