Cosa fare in questo weekend di inizio luglio se non volete trovarvi tappati nelle solite località turistiche da fine settimana, se ai concerti negli stadi preferite i musicisti nei prati, se al Corvo prediligete un vino senza aggiunta di solfiti, se alle dolci colline posh toscane scegliete quelle più selvagge marchigiane?
Andare al Festival Musica Distesa, dal 30 giugno al 2 luglio 2017 a Cupramontana, provincia di Ancona.
Giunto alla sua decima edizione, il festival nasce dalla volontà dell’azienda agricola La Distesa: una quindicina di anni fa, un giovane Corrado Dottori scelse di abbandonare la remunerativa quanto stanziale carriera da bancario milanese per prendere in mano i territori coltivati a vigne del nonno e rimetterli a produzione, coltivando la terra con metodo biologico e producendo vini naturali di alta qualità. Ora il vino naturale si trova in qualsiasi enoteca, quindici anni fa era una piccola rivoluzione.

L’andare controcorrente è anche la spinta che ha portato a organizzare Musica Distesa, una celebrazione della controcultura con un programma con i controcazzi (scusa nonna, era per mantenere la consonanza): si spazia dalla musica, al cibo, proiezioni, mostre, vino, video, libri.
Un inno che sposa perfettamente l’ideologia pollyannesca, ma soprattutto tolsojesca, che dobbiamo cercare quello che dà come conseguenza il bello: che artisti e pubblico “stiano dalla stessa parte nella battaglia per la Bellezza”. La bellezza culturale sazia, non ce n’è.

Riportiamo paro paro dal sito dell’azienda La Distesa il significato del festival secondo i loro creatori, che con più poesia di così non potrebbe venire:
“Vogliamo distese sconfinate di suoni e colori, di profumi e odori.
In continuo scontro e movimento.
Vogliamo il mutamento dei panorami cittadini e dei paesaggi agrari: contadini in città e intellettuali di campagna protagonisti di una cultura alternativa e possibile.
Sogniamo una musica prodotta da musicisti e non da esperti di marketing. In mano agli uomini più che alle macchine. La discografia è solo una breve parentesi nella storia della musica. Vogliamo Bon Iver che si chiude in una casa in montagna con un solo microfono e dà alla luce “For Emma forever ago”. Vogliamo i Red Hot Chili Peppers che affittano una villa disabitata alle porte di Los Angeles e realizzano “Blood Sugar Sex Magic”.  Gli Stones che passano due mesi in Costa Azzurra e fanno “Exile on main Street”.
Sogniamo nuovi artigiani in grado di massacrare il gusto Unico e liberare milioni di sensibilità inespresse, addomesticate dalla Tv, dai network radiofonici, dal dogma delle voci sempre perfettamente intonate. Scrive Steve Albini a proposito di “In Utero” dei Nirvana: “Mi piace lasciare spazio agli incidenti e al caos. Fare un album impeccabile, in cui ogni nota e sillaba sono al posto giusto e ogni colpo di cassa è identico al precedente, non è un’impresa. Qualsiasi idiota con abbastanza pazienza e un budget che gli permetta di fare una tale idiozia può farcela. Io preferisco lavorare a dischi che aspirano a cose più grandi, come l’originalità, la personalità e l’entusiasmo”. Musica Distesa sottoscrive ogni singola parola.
Artisti e fruitori devono farsi co-produttori. La cooperazione culturale è il solo orizzonte possibile contro la deriva della ragione monetaria.
Vogliamo una distesa di Musica. Perché la musica salva ancora la vita.
Come un libro perduto, come un film dimenticato, come un vino visionario o un quadro osceno. Come un colpo di teatro nelle placide e stanche paludi del tempo-lavoro e del tempo-precario.
Musica Distesa è un tuffo notturno dentro una piscina fatta di sogni”.

E, oh, wow, sabato 1 verrà proiettato “Abcd” e altre storie di e con Simone Rovellini, giovane regista che ho conosciuto una sera che giocavamo al gioco della musica (se volete sapere come si gioca al gioco della musica, scrivetemi in privato) ed eravamo nella stessa squadra. Molto molto simpatico, ma se non ci fossi stata io, saremmo stati la squadra perdente, invece siamo arrivati secondi.
E una delle interpreti di ABCD è la talentuosa danzatrice Martina Gerbi, mia leggiadra compagna del liceo!
Devo proprio andarci…
Per visionare il programma completo, e per verificare che anche voi abbiate conoscenze tra gli artisti, andate sul loro sito: musicadistesa.org
Per dormire si può:
o campeggiare alla vecchia maniera in tenda, che si presta molto meglio all’atmosfera e vi rimette in sesto la schiena,
oppure accomodarsi in uno dei graziosi b&b della zona convenzionati con il festival (10% di sconto).
Per i biglietti, qui.
I prezzi sono davvero modici.
Tutte le foto sono prese dalla loro Pagina Facebook.
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