Il Giardino dei Tarocchi a Capalbio, per me, è quel posto in cui arrivi e pensi di essere finalmente arrivata.

Nel dicembre del 2000 mi ero guadagnata tutti i soldi necessari per permettermi una settimana a Parigi a cavallo di capodanno. Con lo sprint culturale che solo 8 giovani studenti classici hanno, due ore dopo aver toccato il suolo francese ci eravamo riversati al Louvre, poi alla Saint-Chapelle, il giorno dopo al museo La Villette, a una mostra su Dalì, al cimitero Père-Lachaise, all’Institut du Mond Arab e infine al Centre Pompidou. Eravamo galvanizzati, io in particolare, da fin troppa bellezza, tanta cultura, tanta francesità e tanto burro.

Raggiunsi l’apice del mio entusiasmo una volta fuori dal Pompidou, quando mi trovai di fronte la Fontaine des automate in Piazza Igor Stravisky. Mi innamorai di quelle forme piene e feconde, di quei colori, di quei meccanismi fiabeschi che mi sputacchiavano impunemente acqua in faccia a fronte del gelo parigino.

(Fontana Igor Stravinsky, Parigi)

(Fontana Igor Stravinsky, Parigi)

Tornai a casa che già era il 2001 ma Google ancora non era la nostra prima soluzione, e nemmeno era una soluzione, e la mia fontana rimase incognita nei miei occhi e nel mio cuore, in compagnia dell’Art Nouveau, dell’oro di Klimt, dei sederi e dei seni di Botero e delle stampe di Lisa Corti.

Passano gli anni e mi trovo nei pressi di Capalbio (in provincia di Grosseto) in un pomeriggio uggioso, così uggioso che anziché guardare verso il mare volto lo sguardo verso le colline, e dalle colline sbuca un’enorme donnone sgargiante, così familiare.

È Il Giardino dei Tarocchi, un parco magico creato alla fine degli anni ’70 dall’artista franco-statunitense Niki de Saint Phalle (la stessa della fontana Stravinsky), una specie di villaggio di mosaici e specchi popolato da grosse statue che simboleggiano gli arcani dei tarocchi.
Un’esplosione di colori e forme che ricorda il Parque Guell di Gaudi a Barcellona (e infatti ci si è ispirata), ma immerso nelle colline verdi della Toscana e con una morbidezza femminile che Gaudì non c’aveva.
Entrando – e l’entrata è stata progettata da niente popò di meno che dall’architetto Mario Botta – si viene investiti da tanta femminilità, burrosità e accoglienza. Io mi sono sentita proprio a casa, a dire il vero.
Ci si inoltra, si scoprono fontane nascoste e fontane che sembrano piscine delle fiabe, si cammina e si cammina con la bocca spalancata, si sale e si scende, si entra e si esce, e ci si imbatte nella storia e nella vita di Niki: lì dentro ci sono i suoi amori e i suoi pensieri scritti sulle mattonelle e disegnati sulle piastrelle.

Sotto la statua dell’Appeso, per esempio, c’è un pannello che si chiama My Love, una lettera d’amore che dalle farfalle nello stomaco passa alla vita insieme e la separazione. Non ero l’unica là davanti con le lacrime agli occhi.

(My Love - Niki de Saint Phalle)

(My Love – Niki de Saint Phalle)

(My Love - Particolare)

(My Love – Particolare)

Poi si continua, ci si perde, ci si specchia, ci si siede e si contempla.

Siamo sempre circondati dalla cruda realtà. A volte è bello e fa bene prendersi una pausa ed entrare in un posto magico, in cui non si fa fatica ad immergersi, dove anche il più cinico è costretto a rimanere a bocca aperta e stupirsi. Un posto leggero dove escono emozioni che possono essere anche profonde, ma che fanno anche venir voglia di sbadigliare, sdraiarsi su una panca blu e oro e dormire.
“Dormire, forse sognare”.

Il Giardino dei Tarocchi è aperto tutti i giorni dal 1 aprile al 15 ottobre, dalle 14:30 alle 19:30. Da novembre a marzo: dalle 8:00 alle 16:00 (esclusi i sabati e le domeniche festive).  Il Parco è chiuso dal 22 dicembre al 07 gennaio.  Il biglietto d’ingresso intero costa 12 euro (ridotto 7 euro per ragazzi da 7 a 16 anni, studenti, over 65 e gruppi di almeno 25 persone con prenotazione obbligatoria). Per i bambini l’ingresso è gratuito. Per desiderio della stessa Niki De Saint Phalle non si possono effettuare visite guidate all’interno del giardino al fine di salvaguardare la libertà di movimento e l’atmosfera esoterica che richiedono i tarocchi. Spesso durante l’anno sono previste aperture straordinarie, dunque tenete d’occhio il sito ufficiale. 

Informazioni: 0564.895122 (telefono), tarotg@tin.it (email).

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