Empori solidali: fare la spesa gratis per le persone in difficoltà è possibile. Immaginate di arrivare alla cassa con un pacco di pasta, pomodori, pane, acqua, biscotti, latte. Totale del costo sullo scontrino? Zero.

Da qualche anno, in molte realtà italiane, tutto ciò è possibile grazie ad alcuni supermercati o mini-market speciali: si chiamano empori solidali e danno la possibilità a famiglie in difficoltà e persone disagiate di avere sulla propria tavola almeno gli alimenti di prima necessità.

Un sistema ben diverso dal semplice pacco di viveri che parrocchie e associazioni distribuiscono sul territorio, perché prevede un aiuto a tutto tondo basato sulla persona che riceve sì la possibilità di fare la spesa gratis, ma che a sua volta è chiamata a dare il proprio contributo al territorio. Gli acquisti negli empori della solidarietà funzionano così: c’è una tessera a punti da caricare non con i soldi, ma con tempo e impegno in opere di volontariato. Con questa tessera si potrà fare la spesa.  Un mutuo scambio tra chi ha tempo, ha un reddito basso o è disoccupato a favore di chi a sua volta ha bisogno. Una sorta di “banca del tempo” che non solo sostiene chi soffre, ma anche il volontario. In parallelo vengono avviati dei programmi di riqualificazione professionale e reinserimento sul mercato del lavoro, nella speranza che l’emergenza finisca.

Dalle prime aperture sono passati ormai diversi anni. Adesso quello degli empori solidali è un sistema strutturato in tutto il Paese: 60 punti attivi, con prevalenza al centro e al nord, e almeno altre 20 in fase di progettazione. Dalla Caritas dipendono direttamente o indirettamente quasi tutti i centri presenti sul territorio, a cui però collaborano varie Onlus e a volte gli enti locali.

mappa-empori-sociali

Solo nell’ultimo mese ne ha aperto uno a Napoli e uno aprirà prima di Natale a Quarrata, in provincia di Pistoia.

Ed è proprio di quest’ultimo emporio solidale che parleremo entrando nel merito visto che siamo riusciti a metterci in contatto con Rossano Ciottoli, presidente della Onlus Il Pozzo di Giacobbe che ha ideato il progetto. Ispirandosi a uno dei primi empori solidali nati in Italia (Portobello di Modena), la Onlus, che da anni lavora nel settore di assistenza e educazione, ha deciso che era giunto il momento di aprire il proprio emporio solidale.

«Abbiamo capito che la distribuzione dei pacchi non bastava più a sostenere le persone in difficoltà – ha spiegato Ciottoli – e con l’aiuto del Comune di Quarrata, altre 10 associazioni del territorio e i finanziamenti di Autostrade per l’Italie e la Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia siamo riusciti a rendere realtà la nostra idea». Un vero e proprio mini market che, secondo i calcoli della Onlus, verrà in aiuto di circa 100 famiglie del comune di Quarrata, per un totale di almeno 1500 persone.

Per iscriversi e usufruire dell’iniziativa basta recarsi nel centro Caritas o allo sportello dei servizi sociali con la propria tessera sanitaria. «Lì effettueremo un primo colloquio per effettuare una graduatoria delle persone che hanno chiesto il nostro supporto basandoci su diversi parametri tra cui la dichiarazione dei redditi, il numero di persone in famiglia e la situazione lavorativa – ha detto Ciottoli – In seguito daremo un punteggio con cui sarà possibile effettuare la spesa a cui però saranno affiancati servizi di accompagnamento per la persona in difficoltà con consulenze e corsi. Dai più semplici, come un aiuto sulla contrattazione del debito o l’aiuto alla comprensione della bolletta, fino a un inserimento lavorativo. I clienti del nostro emporio solidale dovranno dunque anche svolgere servizi di volontariato per la comunità».

emporio-sociale1

Un aiuto a tutto tondo dunque che presto vedrà scendere in campo a dare una mano alla Onluns Il Pozzo di Giacobbe anche alcune catene delle grande distribuzione (Coop e Conad, sicuramente) che, dopo la Legge contro gli Sprechi Alimentari, hanno dato la propria disponibilità anche nell’offrire prodotti freschi. «Per adesso – ha spiegato Ciottoli – il cibo che sarà in vendita nel nostro emporio solidale sarà quello fornito dalla Fondazione Banco Alimentare di Firenze, dal Comune di Quarrata e dalle raccolte effettuate dai nostri volontari nei supermercati».

Tutto è pronto dunque e prima di Natale l’emporio solidale di Quarrata aprirà ufficialmente i battenti. Un’idea riapplicabile in ogni comune italiano che aiuta ad affrontare la difficoltà economica, ma anche ad uscirne.

Nel caso voleste sapere se esiste un emporio solidale nel vostro comune vi consigliamo di chiedere allo sportello Caritas più vicino oppure all’ufficio dei Servizi Sociali di vostro riferimento.  Facciamo circolare la solidarietà!

Share

Trackbacks for this post

  1. La buona spesa - Pollyanna

Lascia un commento