Anno nuovo, vita nuova.
Chi inizia bene finisce meglio.
Se sei felice (o quello che vi pare) il primo dell’anno, lo so sei tutto l’anno.
Si dicono e ridicono un sacco di cose durante la notte di Capodanno e la settimana che segue. Certo, alcuni – i più – dopo la Befana smettono, ma Pollyanna riparte oggi dopo la meritata vacanza per cui concedete anche a noi la possibilità di dire la nostra.
Noi non vogliamo attaccarvi pipponi infiniti su come migliorare voi stessi, giurare a voi lettori che saremo più buone, belle e brave (anche se lo saremo). Né vogliamo scomodare il povero Antonio Gramsci che ha scritto cose bellissime sempre e non solo riguardo al Capodanno.
Vogliamo semplicemente darvi uno spunto alla Pollyanna maniera. Semplice, facile e sì, ovviamente ottimista. Ma consapevole.
Fare liste infinite di buoni propositi serve poco. Forse a farci sentire migliori per un attimo (che per alcuni è tantissimo eh, ce ne rendiamo conto), ma si può fare di meglio con molto molto meno sforzo.
Promettete a voi stessi una cosa, solo una. Questa: fare entro l’anno qualcosa che non avete mai fatto prima.
Può essere quello che volete: scalare una montagna, assaggiare un tipo di cucina nuovo, tingersi i capelli di un colore diverso, imparare una lingua…
Una, solo una, cosa nuova ogni anno. Promettetevela e poi regalatevela. Vi farà cambiare punto di vista o magari, chissà, vita.
Concedetevi la possibilità di non resistere al cambiamento. Di rinunciare a quelli che credete i vostri unici confini possibili e invece magari sono limiti. C’è una vita fuori dagli schemi di quella che consideriamo l’unica giusta per noi, oggi e sempre. Buttiamo il naso, gli occhi e il cuore oltre, almeno una volta l’anno.
Se poi siete affezionati alla lista dei buoni propositi eccone qua alcuni dei nostri mischiati a desideri da cui prendere spunto:
- non lamentarmi almeno una volta a settimana e almeno fino a febbraio
- andare a New York
- scrivere un libro di racconti
- sorridere tantissimo
- non smettere di cantare in motorino
- diventare la donna che voglio essere
- camminare di più
- vedere l’aurora boreale
- diventare mamma
- guadagnare più soldi
- fare un viaggio in un posto che non ho mai visto
- imparare a fare le foto
-
seguire la mia pancia invece dei mille consigli/giudizi/opinioni/”dov
resti fare così”-“io farei cosà” di amici, parenti e sconosciuti -
creare poesia ma rimanendo concreta, nella vita di tutti i giorni, in cui si fanno cose
-
chiamare le persone e parlarci, invece di mandare miliardi di messaggi
-
guardare il telefono meno e ascoltare quello che accade intorno (pure se non accade nulla, anzi, specialmente!)
- essere ordinata
-
scoprire nuovi posti, lontani ma anche vicini
-
ballare di più
-
amare sempre forte
-
sapere ogni tanto dire no senza senso di colpa
-
vedere le balene
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