1.303 i donatori di organi effettivi nel 2016, un numero che non si era ancora mai visto in Italia.

Dal Centro nazionale trapianti (CNT) si parla di record, un risultato ottenuto grazie al sistema sanitario Italiano, il più efficiente in Europa e il terzo a livello globale, a una campagna sul territorio, alla diffusione delle donazioni a cuore fermo (morte cardiaca e del circolo), e ai samaritani.

I donatori totali (la somma di donazioni da cadaveri e da viventi) sono stati 3.736 contro i 3.327 del 2015, non tutti però erano idonei per svariate cause, e così il numero finale di trapianti è 1.303 (1.165 nel 2015).

Per la prima volta dunque i malati in attesa di trapianto di rene e polmoni sono in diminuzione.

La regione più generosa è la Toscana, mentre i più restii a donare sono nel mezzogiorno. L’opposizione di familiari alla donazione è stabile, circa il 30% si rifiuta.

Oltre a confermare il settore come fiore all’occhiello del sistema sanitario italiano – per fare un trapianto c’è bisogno della coordinazione delle equipe mediche e di diversi ospedali simultaneamente – il record di donazione di organi è un segnale della generosità italiana, tra le più alte in Europa.

Un esempio su tutti è quello dei samaritani.

I samaritani sono le persone sane e con parenti sani che donano un organo alla collettività, senza destinarlo a una persona specifica. Un atto di generosità sbalorditiva, che innesca una catena di donazioni di questo tipo.
È successo che un uomo di 56 anni di Vicenza abbia deciso di donare un rene. Così. Perché era informato e sapeva che si vive bene anche con un rene solo, e sapeva che il suo gesto avrebbe cambiato un’esistenza. In cambio di niente, se non di gloria, stima e affetto verso l’umanità bella che esiste.
Il rene è stato quindi prelevato dal buon donatore e trapiantato nel corpo di una persona alla quale ha salvato la vita. Il partner del redivivo ha deciso di ricambiare tanta provvidenza donando a sua volta un organo a un’altra coppia, e così via per cinque volte.
A me commuove, e mi fa un po’ venir voglia di togliermi qualcosa e darla a chi ne ha bisogno.

Come diventare donatori?

Quindi doniamo ciò di cui non abbiamo bisogno, e da cadaveri non avremo bisogno di molti organi, e salviamo vite. È piuttosto facile diventare un donatore di organi, ecco come si fa:

  • Presso gli uffici dell’Anagrafe di quei Comuni che hanno attivato il servizio di raccolta e registrazione della dichiarazione di volontà, in fase di richiesta o rinnovo della carta d’identità.
  • Comunicandolo alla propria ASL di riferimento.
  • Tesserino Blu o di altre associazioni di settore da tenere insieme agli altri documenti.
  • Dichiarazione scritta che contenga nome, cognome, data di nascita, dichiarazione di volontà (positiva o negativa), data e firma da tenere con i documenti anch’essa.
  • Tramite AIDO

Non per essere sempre sulla retorica della “bellezza attira bellezza”, ma nei fatti è così. Come quello studio che dice che se sorridi a qualcuno, ne provochi a sua volta un altro sorriso (vale anche per gli sbadigli) e funziona.
Non sono solo le cattive compagnie che influenzano i comportamenti, frequentare giri virtuosi porta virtù.

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