Abbiamo tutti bisogno di più magia.

Questo fine settimana sono stata fortunata, perché ho vissuto davvero una serata magica. In senso letterale.

Circondata da maghi (di quelli bravi, che fanno ridere e commuovere) sono stata ospite come una delle capo-redattrici di Pollyanna a Livorno, alla House of Magic della Corte dei Miracoli per Indovina chi viene a Corte, un talk show magico – ovviamente – condotto dal giornalista, viaggiatore, illusionista Luciano Donzella. Uno spettacolo creato sulle tracce della più famosa trasmissione tv dedicata alla magia, Le plus grand cabaret du monde di Antenne 2 (Francia), con ospiti del mondo dello spettacolo, dell’arte e della cultura che raccontano la loro “grande magia” e commentano gli straordinari numeri di illusionismo che i prestigiatori della Corte e i loro eccezionali amici e ospiti provenienti da tutta Italia (e non solo) presentano sul palco.

Insomma, io, insieme agli altri ospiti assai più importanti di me (Stefano Caprina vignettista e autore satirico, Francesco Belais assessore alla cultura di Livorno e Paola Pasqui cabarettista e autrice satirica), ho risposto alle domande di Luciano sui miei sogni e il mio rapporto con la magia, ma le vere risposte me le hanno date i maghi (Francesco Meraviglia, Paolo Fontanelli,  Doctor Faust,  Alberto Giorgi e Laura) sul palco e gli applausi del pubblico.

(Eccomi mentre ascolto le domande di Luciano, ph della pagina Facebook La Corte dei Miracoli)

Ho riso, mi sono emozionata e anche – ebbene sì – commossa.

Davanti a corde che si moltiplicavano nonostante fossero state tagliate ho ritrovato i fili di molte storie che all’improvviso hanno ripreso senso pur sembrando senza né capo né coda. In fazzoletti che venivano fatti a pezzi, ma che restavano uniti, ho sentito la forza di quei legami che resistono nonostante tutto. Di fronte a un tavolino che lievitava mi sono emozionata per la bellezza della leggerezza, il potere di saper volare sopra tutto.

Ma soprattutto, mi sono ricordata davvero di come la magia, come qualsiasi altra forma d’arte, sia la dimostrazione che a volte la realtà non ci basta e allora creiamo, sogniamo e proviamo a far sognare.

E basta credere, anche solo per un attimo, alla probabilità dell’impossibile, per far spalancare davanti a noi mondi e possibilità prima di allora insperate o dimenticate. È bellissimo lasciare lo scetticismo in un angolo, non cercare il trucco, ma cercare l’emozione, lo stupore.

Si dice che davanti ai maghi si torni tutti un po’ bambini. A me è sembrato di acquisire lucidità e energia, ma mature. Pronte a costruire consapevolmente.

Il mio Buondì per voi oggi è dunque questo: cercate la magia. La vostra personalissima magia, capace di farvi ridere o commuovere o tornare bambini o raccogliere le idee. Lasciate perdere la ricerca dell’inganno, sfondate i limiti della fantasia.

Basta crederci e tutto diventa una reale magia.

 

 

 

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