Qualche giorno fa mi è capitato di vedere una vecchia partita di pallavolo in televisione. Sono piuttosto scoordinata, ma lo sport mi piace tutto. Specie quello di squadra, quello vero, tipo il rugby o – appunto – la pallavolo. Mentre guardavo il match ho pensato per la prima volta una cosa piuttosto scontata, ma che mi ha illuminato: la pallavolo è l’unico gioco di squadra che impedisce di toccare due volte la palla allo stesso giocatore. Insomma, sei obbligato a passarla e dunque nessuno ha mai vinto solo con qualche isolato elemento eccellente.

Un pensiero banale, ma sempre utile. Specie in un mondo fatto di competizione. Perché lo spirito di squadra è ciò che fa la differenza. Sempre, in tutto. Non solo su un campo da gioco.

Essendo specializzato in matematica, credevo che tutto fosse uguale alla somma delle sue parti, finché non ho cominciato a lavorare con le squadre. Poi, quando divenni allenatore, capii che il tutto non è mai la somma delle sue parti – è maggiore o minore, a seconda di come riescono a collaborare i suoi membri. (Chuck Noll, allenatore di football)

Indipendentemente dalle differenze, il lavoro di squadra può essere riassunto in cinque brevi parole: Noi crediamo in un altro.

E io mi sento fortunata, perché nella vita e qui in Pollyanna, sento che siamo stati capaci di creare una squadra dove la differenza di ogni singolo individuo diventa la forza del noi.

Perché sto scrivendo di questo proprio oggi? Perché sono state settimane complicate, piene di cose da fare e di pensieri ed è bello quando in mezzo alla nebbia che si alza quando si corre come pazzi si vede qualcuno che alza la mano e ti dice:

sono qui

hai bisogno di una mano?

sei bravo

adesso ci penso io

non preoccuparti

Insomma, la frase giusta al momento giusto.

Sono piccole frasi, piccoli gesti che però cambiano la qualità della giornata, del lavoro e della vita di una persona. Per cui pensateci alla vostra squadra.

Passate la palla.

 

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