Nel primo Buondì di questa settimana appena iniziata vi avevo parlato di come fosse importante scegliere con cura il modo in cui ci esprimiamo. Le nostre parole. La morte di DJ Fabo purtroppo mi ha di nuovo dimostrato che c’è ancora tanto, tantissimo lavoro da fare.  E non solo nell’imparare come esprimersi, ma anche nell’ascoltare e soprattutto nel restare in silenzio.

Per fortuna però c’è Enrico Mentana. Il direttore del Tg La7 ha aperto l’edizione del 27 febbraio dando la notizia della morte di Dj Fabo e della scelta di ricorrere al suicidio assistito in Svizzera. Poi però, al contrario degli altri notiziari, ha messo il silenziatore alla politica dichiarando: «La vicenda terrena di Dj Fabo si è conclusa questa mattina. Si è conclusa nel modo che lui aveva voluto, con un suicidio assistito. Ma questo non ha chiuso le polemiche politiche. Questa sera non ve ne leggeremo nessuna, perché probabilmente meritano questo». Quando l’ho ascoltato pronunciare queste parole avrei voluto correre ad abbracciarlo.

Che meraviglia il silenzio quando cancella quel chiacchiericcio inutile e fastidioso (fastidioso quando va bene eh).  Perché molte delle dichiarazioni politiche di questi giorni questo sono state: solo fastidioso rumore. Su un tema per altro che merita tutto il rispetto di cui siamo capaci. E rispetto vuol dire anche chiarezza e presa di posizione.

A tal proposito, in questi giorni ho letto un post che consiglio di leggere a tutti e che spiega bene due punti che per me sono cruciali.

Il primo è che uno Stato che non ci permette di essere liberi nella gestione del nostro corpo compie un crimine contro di noi e viola il nostro diritto all’autodeterminazione. E non è una questione politica (anzi, averne fatto una questione politica ha fatto danni): è una questione di mamme, di papà, di fratelli, sorelle e di buonsenso. Il secondo è che tra tutte le cause per cui è giusto militare, il diritto alla libertà nella gestione del proprio corpo è la più basilare e dovrebbe essere in cima alle priorità di noi cittadini.
Sul serio: viene prima della lotta alla disoccupazione, della legge elettorale e del reddito di cittadinanza. Stabilire finalmente che “il corpo è tuo e ne fai cosa vuoi” è fondamentale. Tutto il resto – per quanto importante – viene dopo.

Qual è il pensiero positivo con cui iniziare questa giornata? Il potere di ognuno di noi. Di far sentire la propria voce, di stare in silenzio quando necessario, di comprendere e aiutare il miglioramento. Un potere che abbiamo tutti e che dobbiamo iniziare a usare. Come ha fatto Beppino Englaro, come DJ Fabo, come Enrico Mentana.

Diventiamo tutti più consapevoli di quello che possiamo fare, dei diritti e dei doveri che abbiamo. E lottiamo per quelli che ancora ci sono dovuti.

 

Share

No comments so far.

Lascia un commento