Dopo aver sperimentato con successo 5 edizioni di BookCity e dopo aver messo un po’ di pepe al Salone del Libro di Torino, sono arrivati anche 22,3 milioni di euro che il sindaco Sala e l’assessore alla cultura Filippo Del Corno hanno stanziato per riqualificare 10 biblioteche rionali, tra le quali parecchi biblioteche periferiche e la storica Sormani.

Se non siete più studenti da molto, o se non siete pensionati, forse non vi ricordate l’importanza vitale che hanno questi luoghi per il raggiungimento della laurea e non solo: posti sicuri, silenziosi, tranquilli, dove ci si sente meno soli, dove tutti hanno lo stesso obiettivo, dove gentili bibliotecari aiutano  a mettere insieme una bibliografia, dove non ci sono parenti che fanno richieste, dove concentrarsi è più facile e sconcentrarsi comunque un attimo. E in quest’ottica, la principale novità è poter disporre di orari più lunghi da dedicare al tempo speso in biblioteca: «Abbiamo standardizzato gli orari di apertura, prevedendo tre fasce orarie, large, medium e small. E abbiamo esteso l’apertura fino alle 23 in 8 biblioteche – spiega Del Corno -. Abbiamo 26 nuovi bibliotecari, che vanno in contro tendenza rispetto alla riduzione delle risorse umane destinate al servizio delle biblioteche». C’è inoltre un progetto sperimentale per l’apertura domenicale a rotazione delle biblioteche rionali, che non sarebbe affatto male.

Oltre alle 26 biblioteche rionali, a Milano esiste anche un Bibliobus, una biblioteca ambulante basata sull’antichissimo concetto di Se Maometto non va alla montagna… che porta 2000 libri atti al prestito in giro per alcune piazze di Milano.

Ma non solo, Milano capitale del libro non finisce qui, perché sette case editrici, e non casette (Bollati Boringhieri, Garzanti, Guanda, Marcos y Marcos, Meravigli, Mondadori e Mursia e con l’Agenzia Letteraria Santachiara), hanno messo a disposizione una serie di titoli scaricabili gratuitamente in formato ebook dallo scaffale virtuale sui mezzi Atm. I titoli, disponibili fino al 31 maggio, sono: Arrivano i Nam, di Pietro Colaprico, Milano calibro 9, di Giorgio Scerbanenco, Giobbe Tauma & C., di Augusto de Angelis, Il caso Kodra, Renato Olivieri, Il giallo di via Tanzano, di Dario Crapanzano, Assassinio in libreria, di Lello Gurrado, Il giallo della stretta Bagnera, di Giovanni Luzzi, Gli angeli di Lucifero, di Fabrizio Carcano, Perché Yellow non correrà, di Hans Tuzzi, Con la morte del cuore, di Gianni Biondillo.

Come dicevo questa mattina, è vero che è una fortuna vivere in città nelle quali la cultura è lì a portata di mano dai secoli dei secoli, ed è anche vero che chi non ha questa palese fortuna, ha la possibilità di costruirsela e plasmarsela su se stessa, e Milano ne è l’esempio.

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