I circa 7000 dipendenti di IKEA a Natale hanno richiesto all’azienda di rinunciare ai loro bonus natalizi e di devolverli alle popolazioni colpite dai terremoti che hanno sconquassato il Centro Italia nel 2016; con la somma raccolta il colosso svedese del design fai-da-te ha contribuito – con 150 mila euro su 500 mila totali – a costruire in soli 45 giorni (circa il tempo che ci metto io a montare una Billy) un complesso scolastico a Crognaleto, provincia di Teramo.

A inaugurare l'”Alfredo Quaranta” il 29 maggio erano presenti il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri, Maria Elena Boschi, il sottosegretario all’Istruzione, Vito De Filippo, l’amministratore delegato di Ikea Italia, Bélen Frau, il consigliere d’Ambasciata di Svezia, Cristina Kvist, il sindaco di Crognaleto Giuseppe D’Alonzo. A tagliare il nastro i bambini e i ragazzi che frequenteranno la scuola sotto un cielo di palloncini gialli e blu.

L’edificio è bello, 325 metri quadri antisismici – vantano una prestazione sismica della Classe IV, quella delle ‘Costruzioni con funzioni pubbliche o strategiche importanti, anche con riferimento alla gestione della protezione civile in caso di calamità’ – sostenibili e ecocompatibili (classe A4 “Energia quasi Zero”), e ospiterà la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado per un totale di oltre 60 studenti del territorio comunale.

(foto di Alessio Jacona – Wired.it)

Affacciato sul parco Nazionale del Gran Sasso, l’edificio è in pieno stile nordico, cioè IKEA, ed è simbolo non solo di rinascita, ma anche di un impegno statale portato a termine in tempi record (oltre alla donazione IKEA, 350 mila euro sono soldi pubblici), e di speranza nel futuro, perché è proprio lì che si formeranno, apprenderanno e sapranno “apprendere per tutta la vita dalla vita stessa.” come diceva Rudolf Steiner, “dove formare e crescere gli uomini e le donne che faranno le comunità di questi paesi” come ha detto l’altro Ieri Maria Elena Boschi.

Il progetto della nuova scuola di Crognaleto è solo il primo degli interventi nei quali  IKEA si è impegnata per sostenere le popolazioni del centro Italia colpite dal sisma: seguirà la costruzione di 12 unità abitative a Bolognola (Macerata) e l’arredamento di 14 appartamenti, a Civitanova Marche, destinati alle famiglie sfollate.

Stile IKEA sì, ma che tracima di gran cuore.

 

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