La sveglia suona, c’è solo un attimo crepuscolare tra il sogno e la realtà che quest’ultima ci crolla addosso con tutte le incombenze quotidiane.
Oltre a dover pensare di alzarsi dal letto, stiamo già elaborando i piani tattici che ci consentiranno in sole sedici ore di andare a lavorare, fare la spesa, ricordarsi di telefonare alla mamma, nel caso ne abbiate anche recuperare figli in giro, stendere la biancheria che è da quindici ore che marcisce nella lavatrice, cucinare, portare fuori il cane, pagare le bollette e creare l’evento natalizio su Facebook per dire ai parenti che quest’anno ognuno porta 1 solo regalo e lo si mette in mezzo.
Mi affatica e annoia già solo a scriverlo, quindi oggi no. Non solo.
Torniamo indietro al momento della sveglia, all’attimo sospeso tra sogno e realtà, e facciamo questo esercizio: anziché pensare solo alle cose che dobbiamo fare, pensiamo anche alle cose che vogliamo fare.

Pensiamo in grande.

Tipo:
– fare la spesa
– coprire l’ulivo
– essere una scrittrice
– cambiare le lenzuola.

Facile, no?
Secondo me, già pensarlo fa bene, ma cerchiamo anche un modo di mettere in atto il nuovo piano. Perché, se proprio siamo chiamati a scegliere, nella vita è meglio avere rimorsi che rimpianti.
Sennò poi finisce che i sogni rimangono nel cassetto, sotterrati dalle bollette che non vorremmo pagare, e poi ce ne dimentichiamo per tantissimo tempo, e quando tornano a galla… Pollyanna ci insegna che non è mai troppo tardi, ma chi ben comincia è a metà dell’opera.
Lo pensano anche quelli di A Plus, un magazine online, co fondato da Ashton Kutcher, con sede a New York e che tratta solo di notizie giornalistiche positive.
Pensiamo in grande: un po’ come noi di Pollyanna, insomma.
Allora oggi voglio essere Ashton Kutcher. 

Anzi no, non voglio essere un maschio, oggi faccio Beyoncé.

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